Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell, tra i migliori aviatori della Marina e collaudatore viene chiamato per addestrare una squadra speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione segreta e difficilissima: Distruggere un deposito di Uranio.

Nazione: Stati Uniti
Anno: 2022
Genere: Azione, drammatico
Regista: Joseph Kosinski
Durata: 131 min
Attori: Tom Cruise, Miles Teller, Val Kilmer, Jennifer Connelly, Glen Powell, Ed Harris

Era il lontano 1986 quando la Paramount decideva di distribuire Top Gun nelle sale segnando una vera e propria scommessa e innovazione cinematografica. Portare sul grande schermo il mondo degli aerei, le alte quote e il mondo dell’aviazione non era semplice e il risultato ottenuto, fu tale da essere considerato per alcuni cinefili un cult. Del resto quello creato era solo l’incipit e uno dei primi esperimenti del giovane regista Tony Scott (Beverly Hills Cop 2 e Spy Game), nel mondo dell’alta velocità dove il brivido regna sovrano. Scegliere Tom Cruise nei panni di Pete Mitchell (alias Maverick) fu un azzardo vinto sotto i punti di vista, tanto che il duo regista-attore decise di riprovarci nuovamente insieme quattro anni dopo con “Giorni di Tuono” passando dai cieli degli aerei alle piste delle auto. La velocità e il superare i propri limiti sono elementi essenziali della narrativa cinematografica del regista, purtroppo scomparso nel 2012. Il cielo e la terra; è questo il binomio perfetto, sempre amato dal compianto regista e considerato il suo cavallo di battaglia all’interno delle sue opere. Top Gun: Maverick riparte 35 anni dopo l’ultimo volo della scuola dove si addestrano i migliori piloti aerei, ma dove eravamo rimasti? cosa è successo dopo il primo capitolo?

Si riparte sempre dietro i banchi dell’accademia in un contesto diverso ma con legami accumunabili al racconto precedente dove le lotte interne e l’ambizione di raggiungere la leadership del gruppo sono il principale oggetto e trovano risalto anche anche in questa pellicola diretta dal regista Joseph Kosinski. Il cast stellare di allora riusciva a mettere in risalto i rapporti umani, lasciando gli inseguimenti e le sfrecciate aeree in secondo piano come a essere il contorno della storia. Val Kilmer (Iceman), Antony Edwards (Goose) e Kelly MCGillis riuscivano a sorreggere pienamente la star di turno rubandogli anche a tratti la scena. Cambiano le ambientazioni ma non viene smembrato lo stile narrativo che da sempre ha etichettato il primo film e dietro la macchina da presa Kosinski ha la capacità di prendere il lavoro egregiamente creato da Tony Scott, levigandolo senza smembrare la sua natura. Sono gli eroi a essere eroi e non i le macchine a creare gli eroi. Tra innovazione e passato, che di continuo si alternano, sono i legami, gli affetti e gli ideali a emergere al di sopra di tutto. Tom Cruise è il condottiero giusto e perfetto per questa spedizione che vede una Jennifer Connelly sostituire bene (come figura femminile principale) Kelly MCGillis decretando quanto è fondamentale nella storia la componente relazionale. Se le ambientazioni sono ben costruite e l’azione risponde presente nel momento in cui viene chiamata in causa; da promuovere è anche la parte musicale che il regista, già dai primi minuti, porta avanti la struttura adottata dal suo predecessore con quel pizzico di anni 80 che accompagna le gesta eroiche di Maverick & Co. A non sfigurare è anche il cast di attori co-primari come Miles Teller (Whiplash e Bleed) che si non sono i Val Kilmer di turno, ma sono la giusta scelta che doveva essere compiuta. Il progresso contro il regresso è il tema che capeggia per tutta la durata della pellicola e già dall’incipit sembra evidenziare questo confronto. Il progresso non può esistere se il regresso non spingesse al cambiamento. Top Gun: Maverick è il racconto in stile anni ottanta che permette allo spettatore per due ore di fare un salto temporale dal sapore dolcissimo, portandolo lontano dal mondo tecnologico moderno e vicino al mondo anni 80. Un volo ben organizzato che fa salire in quota il pubblico portandosi la giusta etichetta di sequel ben realizzato e costruito.

Maverick più che mai!

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