Joe Gardner è un insegnante di musica di una scuola media di New York, che sogna di diventare un musicista Jazz. Dopo l’ennesima giornata lavorativa poco soddisfacente per una fortunata casualità riesce a far colpo su un gruppo di jazzisti esperti, che gli consentiranno di esibirsi in un numero di apertura molto importante. Sulle ali dell’entusiasmo comincia a camminare per le strade di New York senza guardare dove va.

Nazione: Stati Uniti
Anno: 2020
Genere: Animazione, commedia, drammatico
Regista: Pete Docter
Durata: 100 min
Piattaforma: Disney+

Dopo l’uscita di Onward, la seconda pellicola destinata al grande schermo marchiata Pixar in questo particolare 2020 è Soul. Sono cambiati in corsa i piani di quello che sarebbe dovuto essere il grande incasso del Natale, causa pandemia, ora tutti i contenuti ora vengono trasmessi direttamente attraverso la piattaforma Disney+. Un trend che a quanto pare, anche grazie agli annunci degli ultimi giorni, non cambierà ma anzi, in futuro porterà sempre di più nuovi contenuti (sia film che serie tv) direttamente in modalità streaming (il prossimo WandaVision e Loki previsti per il 2021). Come accede ormai da alcuni anni, il film natalizio marchiato Disney rappresenta la normalità in un panorama cinematografico che quest’anno ha visto la casa americana competere direttamente con altri servizi streaming come Netflix e Amazon Prime Video e non al box office con gli altri cinepanettoni. L’evoluzione dell’animazione rappresenta ormai un processo in continua crescita e rinnovamento, e ciò che una volta poteva essere considerato il genere per antonomasia rivolto principalmente ai più piccoli, ormai è diventato apprezzato anche dai più grandi. Come già dimostrato con Coco (anno 2017), Pixar ha in un certo senso abbattuto le barriere e i taboo, un tema spigoloso e difficile da trattare per il mondo animato e per un pubblico di bambini come la morte. Soul e Coco, Miguel e Joe ; due protagonisti che hanno in comune il viaggio in un ipotetico aldilà, deciso a tornare nell’aldiquà per poter realizzare il sogno di diventare musicisti. Soul ha molti richiami e affinità con il mondo delle emozioni che per alcuni versi sembrano strizzare l’occhiolino al mondo di Inside Out e gioca nel reinventare e rianimare nuovi mondi e particelle che ricordano il capolavoro del 2015. Diversamente dai precedenti lavori, come abbiamo visto anche nell’ultimo Onward,‌ Pixar cerca di portare avanti il processo di rianimazione giocando con le passioni e i desideri dei protagonisti. Soul regala ed è capace di comporre note che colpiscono lo spettatore e per lungo tempo lo proiettano in orbita cercando di eliminare l’equilibrio tra l’immaginazione e la realtà. Forse manca un po’ la comicità che da sempre contraddistingue i prodotti della casa di Topolino e un finale approssimativo per regalare un prodotto che nel complesso risulta godibile e bello agli occhi dello spettatore. ‌Ottima musica jazz e celebrazione esistenziale sono gli ingredienti preziosi che rendono Soul un prodotto per palati più affini. Accompagnato da un’animazione colorata, ricca di immagini e disegni che caratterizzano personaggi e luoghi eterogenei, ci spinge fino a perdersi nella bellezza e nella musica, per ritrovarsi con quella scintilla che ci accompagnati sin dal primo momento. L’Arte del Jazz ammirata e apprezzata dalle creazioni di Damien Chazelle con Whiplash e La La Land rivive, in un certo senso, in versione animata e Il film diretto da Peter Docter sembra un vero e proprio percorso di vita e di maturità, alla ricerca di quelli che sono i sogni che possiede e che cerca di raggiungere ognuno di noi.

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