Nazione: Stati Uniti
Anno: 2017
Durata: 140 min

Genere: Drammatico, biografico
Regia: Aaron Sorkin
Attori: Jessica Chastain, Idris Elba, Kevin Costner, Michael Cera, Brian d’Arcy James
Voto Filmantropo:


 

 

Molly Bloom (Jessica Chastain) è una giovane sciatrice olimpica, che a causa di un incidente sportivo, diventata organizzatrice di un giro di poker clandestino prima di essere arrestata dall’FBI. Un giro di giocatori che coinvolgerà celebrità Hollywoodiane, uomini d’affari ed anche la mafia russa. Unico alleato sarà il suo avvocato difensore Charlie Jaffey (Idris Elba), capace di conoscere una versione diversa della Molly clandestina.

 

 

Difficile definire la pellicola diretta dal debuttante Aaron Sorkin incentrata unicamente sul Poker. Tratto dall’omonimo libro scritto dalla stessa Molly Bloom (anno 2014, edito da Rizzoli), che traccia la reale storia della ragazza che, di colpo, a causa di un incidente sportivo è costretta ad abbandona re una carriera fiorente nel mondo dello sci, per cercare gloria nel universo del Poker. Spinta dal padre a laurearsi, Molly si trasferisce a Los Angeles e per arrotondare decide di entrare nel mondo del gioco d’azzardo. Tre binari (carriera sportiva, studi e denaro) che viaggiano perpendicolari, sul quale c’è da decidere la strada da percorrere per dare un senso che possa cambiare la vita. Scelta la rotta per guadagnarsi da vivere, ex atleta comincia a lavorare come semplice assistente di un organizzatore di partite clandestine, ma poi licenziata senza giusta causa, decide di creare la sua società: il Buy-in. Questa è la prima parte creata dallo sceneggiatore premio Oscar per The Social Network, che opta per mettersi alla prova nel campo della regia. La brama di potere, porterà la protagonista a scontrarsi con uomini e con realtà completamente diverse dal ipotetico lato femminile, nel tentativo di colmare il gap, per poi essere preda di denaro, droga e ambizione. Una costruzione narrativa solida, aiutano a vivere la pellicola in maniera ottima senza mai annoiare lo spettatore nonostante il film abbiamo una durata di più di due ore. Uno script che si può definire ottimo, in un racconto in cui a privilegiare ci sono i dialoghi a scapito di scene d’azione o di rapidi capovolgimenti. Il funzionamento di Molly’s game lo si deve soprattutto alle prestazioni dei suoi attori capaci di mantenere sempre alta l’asticella della narrazione. Un Kevin Costner sicuro nel ruolo di Un padre, un Idris sempre concreto nel ruolo di un avvocato, aiutano nel mettere quei mattoncini indispensabili per rendere la storia il più scorrevole possibile. La carta da gioco vincente del film però è Jessica Chastain pienamente calata nel ruolo di una Molly Bloom capace di fare il bello è il brutto tempo, ma soprattutto in grado di creare un organizzazione ben ordita, addirittura capace di coinvolgere la mafia russa. L’attrice   anche di Interstellar regala un interpretazione salda e decisa, che porta a definire il film più un racconto sui rapporti personali, paure, scelte e voglia di emergere, che un film incentrato unicamente sul gioco d’azzardo.

 

 

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