“Beat Time Milano, Beat Time Italia”, il promettente astro nascente dello spettacolo DJ Steph è solito accogliere in questo modo i radioascoltatori della sua trasmissione. Ma questa non è una notte come le altre, Steph sta per ricevere una telefonata che cambierà per sempre la sua vita, e metterà Milano in serio pericolo.

Nazione: Italia, Spagna
Anno: 2020
Genere: Thriller, drammatico
Regista: Giacomo Cimini
Durata: 84 min
Attori: Sergio Castellitto, Lorenzo Richelmy, Anna Foglietta

Approda sulla piattaforma streaming Prime Video il film diretto da Giacomo Cimini, inizialmente pensato per la distribuzione nelle sale cinematografiche a marzo 2020, poi saltato causa pandemia.

Il Talento del Calabrone è un thriller che punta a staccarsi dal classico repertorio italiano ammiccando smaccatamente ai film americani, maestri del genere; lo stile narrativo interno non rende lo spettatore onnisciente, fornisce gli elementi man mano che l’intreccio si dipana, dando la possibilità di fare ipotesi, e vivendo in pieno il climax sino all’apice della tensione.

Tutto ruota attorno al personaggio interpretato da Sergio Castellitto, il misterioso radioascoltatore che, durante una chiamata, getta la radio e l’intera città di Milano nel caos, l’esplosione di una bomba radiocomandata è solo il primo atto di quello che accadrà durante la nottata. Castellitto è un attore di prima grandezza, perfettamente calato nel personaggio, riesce a trasmettere rabbia, affetto e dolore allo spettatore, lo cala nel proprio punto di vista e lo rende partecipe del suo vissuto. A fargli da contraltare abbiamo Lorenzo Richelmy ed Anna Foglietta, rispettivamente nei panni di DJ Steph e del colonnello dei Carabinieri Rosa Amedei; proprio quest’ultima non convince particolarmente nella parte, non pare a suo agio e non riesce a regalare un’interpretazione positiva come fatto in altri film che l’hanno vista protagonista, un vero peccato, perché è un’attrice di indubbio talento.

Il film purtroppo non è esente da difetti, un brillante inizio ed una conclusione con un’originale variazione sul tema, sono inficiati da alcune fasi di stanca ed alcune scena molto forzate, che pregiudicano il giudizio complessivo, rendendolo appena sufficiente, è un peccato cercare di imitare un thriller americano nelle dinamiche, quando la meravigliosa ambientazione ed i personaggi, così italiani, potevano regalare qualcosa di originale e coerente con se stesso, la qualità non necessariamente parla inglese, soprattutto quando ricercato appositamente.

Peccato davvero, perché il film merita comunque una visione ed ispira una riflessione profonda al termine della sua visione, la speranza è che sia solo la scintilla di un fuoco che porti a nuovi lungometraggi di qualità, ancora più coraggiosi di questo nello staccarsi dal classico genere italiano, ma senza rinnegare la propria identità.

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