Nazione: Stati Uniti
Anno: 2018
Durata: 109 min
Genere: drammatico, commedia
Regia: Paolo Virzì
Attori: Helen Mirren, Donald Sutherland, Christian McKay, Janel Moloney
Voto Filmantropo:


 

 

Spinti dai loro problemi fisici, Ella e John decidono di partire con il loro Camper, per un viaggio on the road. Durante la loro avventura, i due sposi ottantenni vivranno momenti romantici, litigi ma soprattutto ricorderanno gli istanti della vita trascorsa insieme.

 

 
Tre anni dopo il Capitale umano, che di fatto rappresentava il suo trampolino di lancio e un anno dopo il successo de La Pazza Gioia (vincitore di cinque David di Donatello), Paolo Virzì torna dietro la macchina da presa per dirigere il suo primo on the road movie. Se nel Capitale Umano il regista livornese metteva in evidenza le conseguenze che si possono trovare nel post tragedia, in Ella & John prova a ripercorrere un viaggio che può essere accomunato, per certi versi, alla storia che vivevano Beatrice Morandini Valdirana (Valeria Bruni Tedeschi) e Donatella (Micaela Ramazzotti) ne La Pazza Gioia. Nel suo debutto in terra americana, Virzì decide di cimentarsi col road movie per narrare la felicità che i due protagonisti ottantenni vogliono raggiungere viaggiando per la loro ultima volta. Ripercorrendo un po’ la strada che altri registi famosi hanno realizzato, come ad esempio il This must be the place diretto da Paolo Sorrentino. The Leisure Seeker è anche il titolo originale e completo del film, che omaggia il camper Winnebago del 1975 a bordo del quale i due coniugi protagonisti compiranno il loro ultimo viaggio, che li condurrà dalla Florida fino alla casa del noto scrittore e idolo del problematico John: Hemingway. Un percorso che a tutti gli effetti può essere accomunato alla stessa vita, che un essere umano compie nel corso della sua esistenza. Quel momento pieno di ricordi, di litigi, di analisi e di verità già visto nelle precedenti pellicole dell’autore e che il regista vuole far rivivere nuovamente sullo schermo. Per farlo, scendono in campo due pezzi da novanta come Helen Mirren e Donald Sutherland, che regalano un’interpretazione decisamente maiuscola. Ma diversamente da quanto fatto con i due precedenti trionfi, il film ha delle carenze dovute a un ritmo troppo blando in alcune fasi del racconto, aggiunte al tentativo di fare una certa ironia, utilizzando in molti casi, sempre lo stesso metodo offerto dal dimenticante John. Più che un percorso in crescita narrativa in cui si cerchi l’originalità degli atti compiti, si ha di fronte una pellicola dove malattia e anzianità diventano il nodo principale. Janis Joplin e Bob Dylan intrecciano un mix perfetto di musiche, che si sposano perfettamente con le tematiche proposte. Ambientato durato le elezioni di Trump e presentato alla mostra di Venezia 75.
 


 

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