Anno 2016, Megyn Kelly (Charlize Theron), una delle più celebri conduttrici di Fox News, viene scelta come moderatrice del dibattito con il candidato repubblicano alla presidenza, Donald Trump. Megyn chiede all’imprenditore e futuro presidente di suoi alcuni commenti diffamatori nei confronti delle donne. In seguito al dibattito, Trump twitta insulti rivolti alla conduttrice e in molti lo imitano.

Nazione: Stati Uniti
Anno: 2019
Durata: 109 min
Genere: Drammatico, biografico
Regia: Jay Roach
Attori: Charlize Theron, Nicole Kidman, Margot Robbie, John Lithgow

Correva l’anno 2016, mentre il futuro presidente degli Stati Uniti Donald Trump è nel mezzo della lunga strada verso la Casa Bianca, la giornalista televisiva Megyn Kelly (Charlize Theron) si ritrova ad essere insultata dallo stesso, attraverso dei tweet, dopo essere stata scelta come moderatrice del dibattito con il candidato repubblicano alla presidenza. L’emittente in cui lavora la giornalista, la Fox, è dichiaratamente filo-repubblicana, e Megyn decide a seguito dell’accaduto, di optare per un l’affronto diretto verso Trump, cercando di fare emergere se l’imprenditore nativo di New York avesse problemi con il tema del femminismo. Un concetto alla base di questo lungometraggio che sempre ha visto la lotta per la rivendicazione dei diritti economici, civili e politici da parte delle donne.  “Bombshell”, il nuovo film di Jay Roach ( “Austin Powers” e “Ti presento i miei”), comuncia con le accuse rivolte da Ivana Trump all’ex marito Donald quando ancora non era salito sulla poltrona e  fermo all’idea che un marito non può essere accusato di stupro. Il femminismo di partenza serve soltanto a scaldare i motori per quello che nel lungometraggio viene descritto come i primi passi del movimento “Me too”, capace di far tremare le fondamenta di uno degli imperi televisivi più importanti del mondo.

Nel contempo si muove sottotraccia un’altra star della tv, ormai passata in secondario prima del suo licenziamento: Gretchen Carlson (Nicole Kidman). Una volta licenziata, la giornalista trova il coraggio e la determinazione di accusare il suo ex capo Roger Ailes (capo e amministratore delegato della Fox) di molestie sessuali. Il polverone che si scatena è ben noto, impossibile non ricordare l’esplosione di un movimento che darà coraggio a migliaia di voci, fino a quel momento abituate a vivere nell’ombra. Tra i personaggi troviamo anche Kayla interpretata da Margot Robbie, aziendalista e amante della Fox, desiderosa e speranzosa di realizzare il suo sogno di diventare una giornalista affermata.

Come già evidenziato nella locandina, il film mette al centro del racconto tre donne diversissime tra loro, unite da un unico comune denominatore, chiamato Roger Ailes. Dietro alle tre star protagoniste (Charlize Theron, Nicole Kidman e Margot Robbie) troviamo un cast interessante, predisposto per creare qualcosa di carino di contorno, ma dal risultato non totalmente appagante. Forse anche a causa di linee, argomenti e dinamiche che non per tutto il pubblico italiano potrebbero sembrare facili da capire, se non si ha la conoscenza del peso politico della Fox all’interno del panorama culturale statunitense. Basato unicamente sul lato d’inchiesta e poco sulla storia a 360 gradi dei protagonisti, la pellicola diretta da Roach risulta essere poco incisiva e complessa sotto alcuni aspetti. Un cast eccezionale poteva garantire un migliore risultato e una maggiore scorrevolezza di una storia incisiva per il genere femminile e non solo. Lasciare ai margini, forse a volte troppo, un’attrice come Margot Robbie paga e risulta poco incisiva nel suo complesso. Funziona invece il ruolo interpretato da una Charlize Theron (la sua compagnia è anche produttrice del film) truccata riadattata graficamente alla situazione. Il film è uscito direttamente nel catalogo di Amazon Prime Video.

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