Nazione: Stati Uniti d’America
Anno: 2019
Durata: 182 min
Genere: Drammatico, Thriller, Commedia
Regia:  Joe Berlinger
Attori: Zac Efron, Lily Collins, Jim Parsons, John Malkovich, Kaya Scodelario
Voto Filmantropo: 

Un film ispirato a fatti di cronaca realmente accaduti porta sul grande schermo la storia di uno dei più famosi serial killer made in USA e del primo processo mediatico della storia. Ted è un ragazzo bello, intelligente, carismatico e affettuoso. Liz è una ragazza madre, attenta e innamorata. Una normale coppia felice, a cui in apparenza non manca nulla. Quando Ted viene arrestato e accusato di una serie di efferati omicidi, Liz viene messa a dura prova: Chi è davvero l’uomo con cui condivide tutta la sua vita?

Ted Bundy è uno dei serial killer più famosi e crudeli della cronaca nera targata USA, ma Berlinger non si limita a portare sugli schermi una banale biografia, riesce a trasportarci nelle atmosfere anni 70’ e far rivivere al pubblico la storia del affascinante omicida con uno sguardo diverso, lo sguardo dell’innocenza, lo sguardo di Liz Kloepfer compagna di Ted interpretata da Lily Collins.

Il dubbio che attanaglia Liz, è il dubbio che tiene incollato lo spettatore allo schermo per tutto il film: Ted è colpevole o è stato incastrato?

Gli elementi per raccontare una storia appassionante sono senza dubbio già presenti nella cronistoria di Bundy, un ragazzo intelligente con un passato misterioso, un tentativo di evasione, la sua autodifesa in tribunale e la sua capacità di manipolare i media e le persone sarebbero già sufficienti per fare un film di successo, ma il vero tocco di classe del regista è riuscire a innestare nello spettatore una costante tensione che raggiunge il suo picco massimo nella parte finale del film.

Zac Efron offre una performance davvero eccezionale, difficile trovare delle pecche nella sua interpretazione in quasi due ore di pellicola, il confronto con le immagini di repertorio è sbalorditivo e mostra uno studio davvero approfondito dell’originale Ted Bundy a 360 gradi. Questo film potrebbe essere una svolta per la sua carriera verso ruoli che non prevedano volgarità tra vicini, siparietti con the Rock sulla spiaggia o balletti con autotune e palloni da basket alla highschool. Il resto del cast non sfigura, segnaliamo la performance di Kaya Scodelario che attraverso il suo personaggio riesce a dimostrare capacità recitative notevoli.

L’opera di Berlinger lascia emotivamente smarrito lo spettatore perché indaga la vera natura del male. Il regista, attraverso la vicenda di Ted Bundy, vuole aprire gli occhi degli spettatori sulla cruda realtà: l’assassino non esce nell’oscurità con denti aguzzi e la saliva che gocciola dal mento, ma può nascondersi tra le persone che conosciamo e magari ammiriamo trasformandole nel nostro peggior incubo.

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