Nell’estate italiana, viviamo le vicende di giovani ragazzi alle prese con gli amori estivi e di adulti cui ancora la vita ha molto da regalare, sullo sfondo dell’eterna riviera romagnola, nella sua città per antonomasia

Nazione: Italia
Anno: 2020
Piattaforma: Netflix
Genere: Commedia
Regista: YouNuts!
Soggetto: Enrico Vanzina
Attori: Cristiano Caccamo, Saul Nanni, Andrea Roncato, Ludovica Martino, Isabella Ferrari, Luca Ward

37 anni fa i fratelli Vanzina crearono il genere dei film vacanzieri con Sapore di Mare e Vacanze di Natale, dando origine ad un filone che, tra lungometraggi molo piacevoli e terribili sciagure cinematografiche, ha sempre provato a raccontare i vizi, le avventure e le (pochissime) virtù degli italiani in ferie. Enrico, senza il compianto fratello Carlo, scrive un soggetto per la regia degli YouNuts!, cercando di restituire linfa vitale ed una nuova prospettiva al genere.

Il cast vede due schieramenti anagraficamente contrapposti, da un lato i giovani, capitanati da Cristiano Caccamo, dall’altro invece “i vintage”, tra le cui file troviamo Luca Ward, una Isabella Ferrari che non convince completamente ed Andrea Roncato il quale, nonostante il minutaggio ridotto, regala una buona prestazione, per chi lo ha conosciuto negli anni d’oro, appare davvero difficile distinguere se la malinconia del tempo che passa sia solo del suo personaggio, o venga in larga parte condivisa dall’attore. 

Il film scorre piacevolmente, il regista riesce mirabilmente ad adattare la narrazione in base ai personaggi, rendendo molto melodrammatiche le parti riguardanti i giovani protagonisti che, sebbene possano parere troppo stereotipate, non sono poi lontane dalla realtà, in fondo l’amore a vent’anni è una cosa seria, soprattutto quello estivo. Discorso diverso per gli adulti, che nonostante diverse esperienze di vita ed un’apparenza granitica, si scoprono più fragili di quanto non pensassero di essere. Ben gestito il tema della disabilità, senza eccessi di frivolezza o insostenibile pesantezza.

In questo genere di lungometraggi la colonna sonora ricopre un ruolo fondamentale, pare quindi una conseguenza naturale la scelta delle hit di Tommaso Paradiso, altro simbolo per eccellenza dell’estate italiana, regalandogli anche un’apparizione verso la fine, al classico mega concerto di fine estate, tenuto da Radio Deejay.

E poi c’è lei. Riccione. La vera superstar del film, il trampolino di lancio per le prime vacanze da soli con gli amici, una garanzia di svago per i genitori ed un paradiso di attrazioni diverse per i bambini; chissà quanti tra gli spettatori avranno anche vissuto tutte e tre le fasi del vacanziere di Riccione, che ancora nel 2020 riesce a cambiare ed essere sempre la stessa, mantenendo inalterati fascino ed attrattiva, sicuramente la location perfetta.

Il film non è purtroppo esente da difetti, la recitazione complessiva lascia a desiderare ed alcuni episodi e dialoghi sono un po’ forzati, ed il linguaggio utilizzato spesso trascende il colorito, cosa che sicuramente accade spesso tra giovani, ma non era necessario fosse questa l’unica parte in cui il realismo predomina.  Ciononostante, non essendo una produzione con ambizioni di Academy, considerato lo spirito con cui si guarda il film, è possibile soprassedere con relativa facilità.

In definitiva, Sotto il Sole di Riccione non è il film destinato a cambiare le sorti del cinema italiano, ma giunge nel momento giusto, per regalare un paio d’ore di spensieratezza in un anno molto molto difficile, ricordandoci che abbiamo ancora il tempo per qualcosa di estremamente serio, come goderci l’estate.

COSA CI E’ PIACIUTO

  • La sapiente leva emozionale basata su location e colonna sonora
  • La voce di Luca Ward. Davvero, può dire proprio qualsiasi cosa
  • Niente trash

COSA NON CI E’ PIACIUTO

  • La recitazione non sempre adeguata
  • La situazione attuale, così distante da quanto visibile sullo schermo.
  • Non è proprio così che si gioca a beach volley

Voto Filmantropo:


TRAILER:

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