Nazione: Stati Uniti
Anno: 2019
Durata: 121 min
Genere: Biografico, drammatico, musicale
Regia: Dexter Fletcher
Attori: Taron Egerton, Jamie Bell, Richard Madden, Bryce Dallas Howard, Gemma Jones
Voto Filmantropo:

La carriera di Reginald Dwight (Taron Egerton), timido pianista di provincia che con il nome d’arte Elton John, ripercorre la sua carriera che va dai primi passi mossi nel mondo della musica, fino a diventare una delle più note stelle della musicale internazionale.

Presentato nella sezione Queer del 72esimo Festival di Cannes, il film è diretto da Dexter Fletcher, regista conosciuto anche per essere subentrato a Bryan Singer dietro la macchina da presa in Bohemian Rhapsody.
Anche se accomunati dal genere biopic, le due pellicole non possono però essere equiparabili, in quanto Bohemian Rhapsody si concentra più sul rapporto tra Freddy Mercury e i Queen, mentre Rocketman è la storia biografica di Elton John. Un racconto in cui emergono conflitti sin dall’età infantile nei confronti del padre, fino all’amore disperato per John Reid (un bravo Richard Madden). Nel mentre il regista americano descrive del rapporto fraterno e complicato con Bernie Taupin (Jamie Bell) e della difficile relazione con la famiglia, accompagnata anche dall’uso di droghe, tale da portare la star a toccare gli eccessi. Se Bohemian Rhapsody giocava sul costruire la figura di Freddy Mercury portandolo a diventare mito privo di difetti, Rocketman esalta la carriera di Elton John attraverso momenti onirici e fantastici che ne raccontano di speranze, ossessioni e ambizioni.
Considerato in gran parte un musical, il film brilla anche grazie alla luce del suo protagonista Taron Egerton, pienamente promosso e impegnato più sulla realizzazione di perfette performance, che nel rappresentare totalmente e a somiglianza, la star mondiale del panorama musicale. L’attore protagonista anche della saga Kingsman, non si limita a copiare in tutto e per tutto l’artista, ma preferisce di focalizzarsi sulle reinterpretazioni perfette dei suoi brani più famosi (come Your Song e I’m Still Standing), che a tutti gli effetti sono il fulcro della narrazione. Meno convincenti invece i momenti di sentimentalismo, che alle volte risultano fin troppo forzati. Ottimi i costumi e le scenografie capaci di far rivivere e immergere lo spettatore a pieno, nella vera storia dello showman Inglese.
Impossibile non immaginare un pianoforte senza una guida in grado di trasmettere emozione attraverso la musica diffusa, e la storia raccontata da Fletcher, arriva dritta al punto. Occasione, per chi conosce poco la vita dell’artista, di avvicinarsi alla sua storia, ma anche il comprendere cosa si è disposti a fare pur di raggiungere quello che si vuole.

All’età di 72 anni, John ha dichiarato che nel 2021 porterà a conclusione l’ultimo tour della sua carriera. il film di Dexter Fletcher è l’omaggio a un artista che ha emozionato grazie alla sua padronanza per il palcoscenico.

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