Nazione: Stati Uniti
Anno: 2019
Durata: 118 min
Genere: Fantastico, azione, avventura
Regia: Joachim Rønning
Attori: Angelina Jolie, Elle Fanning, Michelle Pfeiffer, Sam Riley, Ed Skrein
Voto Filmantropo:

Cinque anni dopo la riunione dei regni, Aurora è diventata regina della Brughiera subentrando a Malefica. Tutto cambia quando il principe Filippo chiede ad Aurora di sposarlo e lei accetta. Malefica non è d’accordo per il rancore verso degli esseri umani.

Dopo il successo del precedente capitolo, torna al cinema il personaggio di Malefica, con Maleficent – Signora del male, il riadattamento live-action del classico Disney. Sono trascorsi cinque anni dall’ultima pellicola e si ricomincia dalla brughiera, con Aurora (Elle Fanning) e Filippo (Harris Dickinson) che decidono finalmente di sposarsi. Tocca ora dunque alla sposa, da tempo orfana, conoscere i genitori dello sposo, in un incontro speciale che vede anche la partecipazione del personaggio interpretato da Angelina Jolie, in una versione di Malefica completamente snaturata da come l’abbiamo conosciuta.
Dopo una prima parte del racconto lenta, la seconda è decisamente più movimentata, nonostante non ci siano colpi di scena, tanto da lasciare quella sensazione di trovarsi davanti ad un prodotto realizzato unicamente l’obiettivo di intrattenere il pubblico. La domanda sorge spontanea: Era necessario realizzare un seguito? No, ma quanto creato è indubbiamente migliore della pellicola uscita nel 2014, diretta da Robert Stromberg. Al timone della regia questa volta, troviamo Joachim Ronning, capace di dire la sua sulla riuscita del prodotto, in una sua parte finale che racchiude anche un buon duello ben coordinato e dalla buona estetica. Nel ruolo di regina cattiva glaciale e guerrafondaia, troviamo una buona Michelle Pfeiffer e una Elle Fanning ottima protagonista nel ruolo della splendida Aurora.
Scenografie e costumi splendidi curati da Ellen Mirojnick, fanno da contorno a un fantasy d’azione che appaga uno  spettatore in cerca di un intrattenimento senza grandi pretese.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *