SERIETV – RECENSIONE

Nazione: Stati Uniti D’America
Anno: 2019
Episodi: 8
Genere: Drammatico, storico
Creatori: Don Handfield, Richard Rayner
Piattaforma: History
Attori: Tom Cullen, Julian Ovenden, Mark Hamill
Voto Filmantropo:

Landry du Lauzon, nemico giurato del re di Francia, cavaliere decaduto e ripudiato dal suo ordine dopo averne violato il voto, l’unica donna che avesse mai amato morta tra le sue braccia ed una figlia che non potrà crescere; quando infine il fondo viene toccato, inizia un nuovo cammino per l’ex maestro del Tempio di Parigi, mentre sullo sfondo la vicenda dei Cavalieri Templari giunge all’epilogo.

Potere di Netflix, tre anni dopo la prima stagione, la saga di Knightfall vede arrivare la seconda e conclusiva parte, in una via di mezzo tra la narrazione storica e la strizzata d’occhio ai fan.

Rimangono i punti di forza della prima stagione, il comparto costumistico e scenografico replicano l’elevato standard qualitativo precedentemente mostrato, anche durante scene impegnative per numero di comparse o per la vastità del campo di ripresa, in uno sforzo oggettivamente apprezzabile.

Il cast vede alcuni cambi nei ruoli, probabilmente dovuti al tempo intercorso tra le due stagioni, ed anche alcune piacevoli novità , come il maestro Talus, interpretato da uno straripante Mark Hamill che, dopo Gli Ultimi Jedi, torna a vestire i panni del mentore; per quanto il parallelismo con l’infinitamente più famoso Luke Skywalker possa risultare azzardato, entrambi i personaggi sono disillusi, la loro fede è stata messa duramente alla prova dalla vita e non smaniano particolarmente all’idea di farsi carico di nuovi allievi. 

Eppure, Hamill regala una interpretazione completamente diversa: solida, profonda ed emozionante, il legame tra Talus e Landry e la loro evoluzione è forse uno degli aspetti meglio curati nella sceneggiatura di Knighfall, una side story capace di conquistare una rilevanza primaria nel cuore dello spettatore, fondamentalmente tutto ciò che è mancato nell’ottavo episodio della saga ideata da George Lucas. Tra i ritorni troviamo nuovamente Ed Stoppard nel ruolo di Filippo il Bello, decisamente più cupo nel carattere e nel look, un uomo che ha deciso di superare il tradimento subito elevando la propria monarchia ad un assolutismo votato a bruciare nel fuoco qualunque opposizione all’autorità, talvolta letteralmente, sempre affiancato dal suo primo consigliere Guglielmo de Nogaret, anche lui passato sotto le grinfie dello stilista.
In generale le atmosfere di questa seconda stagione assecondano l’umore dei personaggi, risultando molto cupe ed opprimenti, con rari momenti di serenità.

Il grosso strappo che Knightfall consuma rispetto alla prima stagione riguarda la sceneggiatura, passando da una prima parte che consisteva realmente in una serie storica che si prendeva occasionalmente delle licenze poetiche, ad una vicenda raccontata sulla base di fatti realmente accaduti con personaggi realmente esistiti che, per palese desiderio di accontentare il pubblico, sterza bruscamente nella fantastoria.

Sia ben chiaro che tutto ciò non inficia un ottimo prodotto, Kinghtfall parte II è una serie tv con qualità cinematografica ed un buon ritmo narrativo, ma che indubbiamente necessita di una chiave di lettura differente da parte dello spettatore perché tutto venga debitamente gustato, mettendo da parte l’occhio ligio ai libri di storia, sostituendolo con uno più bonario e faceto.

DE NOGAREEEEEET!!! (Giusto perché durante la serie viene detto poco)

Cosa ci è Piaciuto:

  • Qualità della produzione
  • Sviluppo narrativo
  • Mark Hamill

Cosa non ci è piaciuto:

  • Le sostituzioni nel cast
  • Il fanservice spinto

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