Nazione: Stati Uniti d’America
Anno: 2019
Durata: 130 min
Genere: Azione, Thriller
Regia: Chad Stahelski
Attori: Keanu Reeves, Halle Berry, Ian McShane, Ruby Rose, Angelica Houston, Lawrence Fishburne
Voto Filmantropo: 

Dopo l’assassinio di Santino D’Antonio all’interno dell’hotel Continental di New York e la conseguente violazione delle regole, per John Wick (Keanu Reeves) viene emessa Scomunica Ufficiale dalla Gran Tavola, cosa che lo rende il bersaglio più desiderato, con una taglia di 14 milioni di dollari. Inizia così il suo percorso verso una difficilissima fuga dalla città di New York, passando dalle proprie radici ai vertici dell’organizzazione di cui ha fatto parte, per ottenere la libertà

Se vuoi la pace, prepara la guerra.

La saga di John Wick giunge al suo terzo capitolo, con il dichiarato desiderio da parte di Chad Stahelski di alzare notevolmente l’asticella, grazie soprattutto al secondo film, capace di confermare ed accrescere il successo ottenuto dal capostipite della serie, inutile dire che di pari passo siano cresciute le aspettative dei fan della serie. Per analizzare obiettivamente Parabellum è necessario prendere in esame separatamente due elementi distinti, il personaggio di John Wick e tutto ciò che esiste intorno ad esso; Keanu Reeves ancora una volta torna a vestire il panni del killer più letale che mai abbia preso parte agli affari della Gran Tavola, e c’è solo da levarsi il cappello innanzi ad un uomo che a 54 anni affronta 4 mesi di preparazione fisica e tecnica per interpretare qualsiasi scena senza stuntman di sorta, ci sono sempre state voci critiche nei confronti delle capacità interpretative dell’ex Neo, ma l’intensità che permea la sua performance durante l’intera durata del film, persino nei frequenti silenzi, mette a tacere qualsiasi possibile obiezione, ci troviamo di fronte al classico caso in cui l’attore rispecchia così tanto il proprio ruolo da invertire le parti in gioco, così come Iron Man è Robert Downey Jr, così John Wick è Kean Reeves, attorniato da un cast eccezionale tra cui spiccano Laurence Fishburne, Halle Berry ed uno straordinario Ian McShane, vera stella della pellicola e fulcro della trama; menzione d’onore a Mark Dacascos, antagonista atipico ma meraviglioso.

Le note dolenti arrivano guardando invece il film. Nonostante l’aspetto tecnico sia impeccabile, i combattimenti siano perfetti e privi di confusione, cosa fondamentale per un elemento che costituisce più dell’80% della durata, il desiderio di portare oltre il limite dell’action la saga di John Wick fa cadere il film in una sorta di parodia di sé stesso, in quanto oltre ai previsti momenti di humour che sapientemente stemperano una tensione che sarebbe risultata eccessiva, alcune trovate scadono nel grottesco e nel ridicolo, in netta contrapposizione con lo sviluppo della storia che cerca di prendersi sempre più sul serio ed i dialoghi siano molto ricercati, il che disorienta lo spettatore, non capendo più se stia assistendo alle gesta di Baba Yaga, l’uomo nero, o di John Spartan; qualora non sappiate chi sia quest’ultimo, dopo esservi cosparsi il capo di cenere siete pregati di colmare questa grave lacuna.

Con il terzo capitolo della saga l’universo di John Wick si espande, finalmente comincia a delinearsi la struttura della Gran Tavola, emergono nuovi dettagli sulla gioventù del protagonista e si fa sempre più marcato il conflitto interiore tra un uomo che ha perso sua moglie, che vuole solo una vita tranquilla nel ricordo dei suoi attimi felici ed una delle persone più letali al mondo, capace di veri e propri massacri, in stili e con armi differenti. Curiosamente, per tornare ad essere tale, l’uomo avrà bisogno di essere ancora una volta il killer spietato che non vuole più essere, in quanto questa volta la guerra sarà contro il mondo intero, non che sia una impresa impossibile per John Wick.

Si vis pacem, para bellum.

Cosa ci è piaciuto:

  • Keanu Reeves è John Wick, John Wick è Keanu Reeves.
  • I combattimenti sono molto godibili, con nuovi stili rispetto al passato
  • Omaggi ad altri film disseminati nella pellicola, gustosi da trovare

Cosa non ci è piaciuto:

  • Esagerazioni nelle scene di azione mettono in crisi l’identità del film
  • La storia poteva essere curata meglio, presenta momenti di stanca
  • …ma esiste qualcuno che non sia un assassino della Gran Tavola al mondo?

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