Nazione: Stati Uniti
Anno: 2017
Durata: 96 min
Registi: Kyle Balda, Pierre Cofin
Voto Filmantropo:

 

 

Gru, anche se non con ottimi risultati, è diventato ormai un “cacciatore” di criminali a seguito del definitivo abbandono della carriera di cattivo. Dopo essere stato licenziato dalla lega degli anti cattivi, causa essersi fatto sfuggire il super cattivo Balthazar Bratt, viene a conoscenza dell’esistenza di un gemello di nome Dru. A differenza di Gru, Dru brama malvagità.


Archiviato il precedente capitolo, datato 2013 e conclusosi con la proposta di matrimonio tra Lucy e Gru, la fortunata saga targata Illumination Entertainment nata nel 2010 proprio con il primo Cattivissimo me, è ormai giunta al suo terzo film (se si include i Minions, diventano quattro). La comicità, la fluidità della trama e la perfetta scelta dei villain, hanno favorito la creazione di un vero e proprio fenomeno mediatico non solo per i più piccoli, ma anche per gli adulti. A differenza di quanto visto nelle precedenti pellicole, Cattivissimo me 3 cerca di concentrarsi molto di più sul concetto di famiglia. Infatti il legame tra i due fratelli gemelli Gru e Dru, rappresenta il nucleo nevralgico e lo zoccolo duro su cui si basa l’intera pellicola. I due registi Kyle Balda e Pierre Cofin, per mettere in evidenza questo particolare e per dare maggiore evidenza, decidono di utilizzare come tattica quella di allontanare (forse non in maniera del tutto casuale se si analizza tutto dal punto di vista commerciale), i Minions dalla storia, è il tutto appare non solo troppo avventato e frettoloso ma anche poco apprezzato a livello globale. Dimenticare personaggi come gli esserini gialli che avevano conquistato la simpatia, che da hanno sempre contraddistinto la saga, paga e non poco, sia ai fini di contenuto che di messaggio finale. Sia chiaro che Cattivissimo me 3 è un film per famiglie, dove in alcune scene, lo spettatore ha la possibilità di assistere a dei siparietti carini che offrono la possibilità di strappare qualche sorriso qua e là in mezzo al pubblico. Così come da tradizione, non poteva mancare una colonna sonora all’altezza con forti richiami agli anni ottanta, su tutti “bad” di Michael Jackson. Il problema è che tutto termina qui; non si respira qualcosa di nuovo o di diverso di quanto già visto in passato. Il non alzare mai l’asticella per evitare di cadere in intoppi, porta alla realizzazione di un film molto stabile, senza punte e privo di colpi di scena. Cattivissimo me 3 poteva essere evitato? È difficile dire di si, ma sicuramente con alcuni accorgimenti e alcune scelte un po’ più ponderate e rischiose, a quest’ora saremmo qui a parlare di qualcosa di totalmente diverso. Rimandato in attesa di un migliore seguito.
 
 


 

 

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